formazione
PROFILO PROFESSIONALE E CONTENUTI DEL CORSO

Profilo professionale di riferimento
Il restauratore di reperti archeologici è un professionista che interviene su manufatti provenienti da scavo, al fine di eliminare il degrado e le relative cause dovute al tempo, all'inquinamento e ad eventi traumatici, per restituirlo alle proprie funzioni e al godimento dei valori estetici in esso presenti.
Possiede abilità tecnico-professionali relative alle operazioni pratiche da compiere sul materiale da restaurare nell'ottica della prevenzione e conservazione delle opere stesse. E' in grado, utilizzando materiale bibliografico, iconografico e fotografico e i risultati di analisi chimico-fisiche di laboratorio, di redigere un progetto di restauro. Ha capacità e abilità operative nell'eseguire tutte le operazioni al restauro su: LAPIDEI, METALLI, CERAMICA E TERRECOTTE ARCHITETTONICHE, VETRO E MATERIALI IN PASTA VITREA, LEGNO, MUSIVI, INTONACI E PITTURE MURALI, MATERIALE ANTROPOLOGICO E PALEONTOLOGICO. E' in grado di gestire in proprio un laboratorio di restauro e di assumere appalti, decisioni e giusti comportamenti rispetto alle varie situazioni in cui si presenta il reperto da restaurare; è capace di approfondire e sviluppare ulteriori conoscenze relative al restauro e seguirne i processi evolutivi.
Ha nozioni storico-artistiche che gli consentono di collocare il manufatto nel periodo storico in cui è stato prodotto e di conoscerne le relative modalità di fabbricazione. conosce le norme legislative sulla tutela del patrimonio artistico e archeologico e sulla storia e l'etica del restauro e la sua evoluzione. Ha inoltre conoscenze di chimica, biologia, mineralogia e delle tecniche diagnostiche applicate allo studio del degrado e della conservazione. Conosce la tecnica del disegno e della fotografia, con particolareriferimento alla documentazione dei reperti restaurati. Ha nozioni di museografia e climatologia.
Contenuti del corso
di base:
Elementi di archeologia ed etruscologia con particolare riferimento alle produzioni di ceramica, lapidei e metalli;
Legislazione di riferimento sui Beni Culturali;
Fotografia e radiologia;
Museografia e allestimento;
Disegno;
Principi di catalogazione.
tecnico-professionali:
Restauro manufatti lapidei;
Restauro manufatti ceramici e terrecotte architettoniche;
Restauro di manufatti metallici (ferro, piombo, bronzo e preziosi);
Restauro di intonaci e pitture murali;
Restauro di manufatti vitrei e in pasta vitrea;
Restauro dei legni;
Restauro di manufatti musivi;
Restauro antropologico e paleontologico;
Esecuzione pratica di calchi.
Gli allievi hanno inoltre collaborato all'allestimento della mostra di fine corso sui restauri eseguiti, alla stesura del relativo catalogo e dei pannelli esplicativi. La quasi totalità dei 460 reperti restaurati appartengono alle pubbliche raccolte del Museo Archeologico Statale di Arezzo, i restanti sono provenienti da recenti scavi nel territorio aretino condotti dalla Soprintendenza Archeologica della Toscana e dall'Università di Perugia.
Partecipazione pratica alle operazioni di scavo stratigrafico di Piazzale del Cassero a Castiglion Fiorentino (AR).
Partecipazione pratica all'esecuzione di un restauro monumentale del Tumulo II° del Sodo - Cortona (AR).